9

Giardini Reali

La realizzazione dei Giardini Reali si inserisce nel programma di ampliamento urbanistico progettato dall’architetto militare Ascanio Vitozzi – a Torino dal 1584 –, per poi proseguire con l’architetto ducale Amedeo di Castellamonte (1673) fino a André Le Nôtre (1697) e Marcellino Roda (1886).

L’area più prossima al complesso della Cavallerizza, delimitata dalla Manica del Mosca e dalla cinta bastionata, è detta Giardino del Bastione di San Maurizio, dal nome del piccolo edificio con funzione difensiva che forniva un punto di osservazione privilegiato verso la residenza ducale del Regio Parco.

I Giardini Reali erano uno spazio privato riservato ai sovrani e solo secondariamente alle attività dell’Accademia Reale. Se per conformazione e destinazione d’uso si trattava di un luogo appartato, i lavori del 1914 per il taglio dell’attuale viale Primo Maggio, ne hanno ulteriormente accentuato l’isolamento, solo in parte smorzato dal ponte di collegamento con il Giardino di Levante.