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Maneggio Chiablese

Il maneggio del secondogenito di Carlo Emanuele III, Benedetto Maria Maurizio, duca di Chiablese, viene innalzato nelle forme attuali verso il 1775 per sostituire una più precaria struttura seicentesca. Nel contempo si costruiscono altri edifici, privi di qualità formali (carrozzere, depositi), dando così una configurazione senza ordine all’intero comparto delle scuderie e spegnendo di fatto ogni velleità di completamento della Cavallerizza Reale di Alfieri.

Grazie ai proventi dell’appannaggio, costituito nel 1673, il duca di Chiablese dà avvio a consistenti cantieri di ampliamento delle sue proprietà, prima ad Agliè e poi a Torino, tra cui appunto la zona al di là della manica alfieriana verso il Po, concessagli dal padre per installare nuove scuderie e maneggi.

Di composizione semplice, con muri in cotto senza riquadrature, forse non pensato per essere permanente, il maneggio è stato invece il primo edificio del complesso ad essere recuperato e rifunzionalizzato: dal 2014 ospita infatti l’Aula Magna dell’Università degli studi di Torino, realizzata su progetto dell’architetto Agostino Magnaghi.